Seminari 2020

Seminari 2020

 

LA VALUTAZIONE PSICODIAGNOSTICA COME PRIMO PASSO

ALLA TERAPIA DEL BAMBINO VITTIMA DI ABUSO SESSUALE.

 

La valutazione psicologica rappresenta il primo passo della presa in carico del bambino vittima di trauma sessuale , essa ha già valenze terapeutiche poiché mira a significare la sofferenza del bambino e avviare un percorso di mentalizzazione . Il seminario  vorrà fornire elementi utili alla valutazione clinica del bambino come premessa alla terapia. L’esplorazione dei vissuti e dei funzionamenti ricorrenti nei bambini vittime di trauma sessuale,   anche attraverso la lettura di materiale clinico offrirà lo spunto per evidenziare  le caratteristiche del funzionamento post traumatico.

La psicodiagnosi dei bambini vittime di Esperienze Avverse Infantili (A.C.E.), richiede una struttura metodologica che consenta di fornire un quadro del funzionamento psicologico complessivo e specifico. Deve cioè, riuscire ad evidenziare i vari livelli di profondità degli assetti psicologici, dal piano dei comportamenti e adattamenti a quello dei vissuti più profondi e dei modelli operativi interni, e deve tener conto in modo mirato delle caratteristiche del funzionamento post traumatico. Il Seminario si soffermerà sulla presentazione degli strumenti che favoriscono l’esplorazione dell’asse del comportamento manifesto, ovvero esternalizzato (osservabile anche dal caregiver). Verranno infatti presentate le checklist che permettono di rilevare proprio questi ultimi aspetti. Nello specifico, l’assessment, inizia con l’utilizzo di strumenti definiti a “basso impatto”, che verificano la tenuta delle capacità cognitive e adattive del soggetto (CBCL, YSR). Si procede poi con strumenti a “medio impatto” che presentano una maggiore specificità per la rilevazione di marker di funzionamento post traumatico (TSCC, TSCYC, PSI); in particolare verrà approfondito l’utilizzo della TSCYC recentemente standardizzata per il campione italiano e la sua peculiare valenza in termini di diagnosi differenziale, anche nell’ottica del DSM-5. Infine, si farà anche riferimento agli strumenti ad “alto impatto”, che garantiscono una lettura più approfondita e specifica degli marker P-T (C.S.B.I., A-DES).

Adolescenti e sistemi vulnerabili.

Esperienze cliniche dal Milan Approach

Tutti coloro che affrontano i disagi e i disturbi che si producono in questa fase della vita sono consapevoli degli elementi che rendono delicato e complesso il loro intervento: la gravità della condizione soggettiva, l’incapacità del sistema familiare di far fronte alla sofferenza del figlio, il senso di fallimento per i tentativi di soluzione falliti, il pervasivo senso di urgenza, il disorientamento su chi si deve prendere in carico la situazione, la frammentazione degli interventi.

Tra i 14 e i 20 anni gli adolescenti possono sviluppare disturbi seri che si ripercuotono in tutti i loro ambiti di vita, rendendola complicata. Più frequenti è la malattia psichiatrica maggiore e il disordine severo di personalità che non hanno ancora acquisito caratteristiche di cronicità. Osserviamo disturbi psicotici di recente insorgenza, disturbi depressivi e bipolari gravi, disturbi di personalità (borderline), situazione di disabilità complicate da condotte disturbanti, disturbi gravi dell’alimentazione.

La condizione di vulnerabilità e l’incertezza appartiene anche a tutti i sistemi significativi sollecitati da questa evoluzione: la famiglia, la scuola, i coetanei, gli altri adulti alternativi alla famiglia e i servizi chiamati a intervenire.

Il seminario  ha l’obiettivo di aiutare ad individuare idee e prassi utili agli interventi  e porre un’attenzione al coordinamento delle azioni con i  vari sistemi attivati dal problema.

La descrizione di alcune situazioni cliniche servirà a tracciare un modello ecologico basato sulla teorizzazione e la prassi del  Milan Approach.

 

 

 

 

Emozioni e postura relazionale in psicoterapia sistemica

Antonio Caruso

Nel corso del seminario verrà fatto un breve excursus sulla posizione del modello sistemico verso le emozioni, con riferimenti alle posizioni “storiche” di diversi clinici italiani e le successive evoluzioni, in particolare della prospettiva socio-costruzionista. Si presenterà il circuito cibernetico di connessione tra “mondo interno” in una accezione sistemica e contesto relazionale per arrivare ad illustrare il rapporto tra risonanze emotive del terapeuta e   posizionamento nella relazione terapeutica.

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione tramite mail a cstf@cstf.it. Il seminario si svolgerà su Piattaforma zoom, a seguito dell’iscrizione verrà inviato link e credenziali d’accesso alla piattaforma.

 

 

Modulo Psiconcologia

Il velo e la lente, nei processi relazionali, al cospetto della malattia                  

Docente: G. Digangi

L’incontro con la malattia è l’incontro con il proprio spazio di fragilità, quello spazio spesso celato, velato e a volte non consentito; l’incontro con la malattia è dis-velamento. Le due giornate seminariali integreranno aspetti epistemologici e casi clinici centrati sull’incremento della consapevolezza delle emozioni che influenzano i comportamenti, al fine di promuovere efficaci strategie di coping e favorire nuove prospettive narrative. La complessità della sofferenza quale matrice stessa della fragilità nel dialogo fra la necessità di distogliere lo sguardo dai limiti e la partecipazione consapevole fra gli attori della relazione (persona ammalata, famiglia, terapeuta… reti). Nella malattia oncologica e cronico-degenerativa la dimensione somatica, psicologica, sociale/familiare e spirituale pone l’uomo al centro della propria sofferenza. L’incontro delle mappe, dei sistemi di credenze, delle modalità comunicative, dei conflitti relazionali, dei vissuti, saranno la cornice delle due giornate seminariali che si avvarranno di casi clinici.